venerdì 24 febbraio 2017

como Le Petit Poucet..

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Come "Le Petit Poucet" lascio orme dovunque ho vissuto..Lui grazie alle sue di tracce, ha potuto ritornare a casa. Invece la mia prima l'ho lasciata a Bucarest quando siamo scappati in piena notte . Se mi ricordo bene era l'ultimo viaggio del Orient Express per Parigi.
Quale era la prima traccia? le meraviglie della biblioteca del mio padre. Lì passavo ore dall'età di quattro anni, chi se ne fregava di quella bambina a cui non piaceva le bambole.. con la madre sempre fuori con le amiche, il padre lavorando sempre, les gouvernantes erano spaventate da me bambina insopportabile, tranquilla nella biblioteca ho imparato a leggere, guardando e guardando! "Les Contes de Perrault" illustrato da Gustave Doré e tanti altri. Credo che c'era anche Dante! ho visto i primi libri di pittori. Mi è rimasto in testa Albert Durer, per esempio, e stampe giapponese. Belle! credo che verso i sei anni ho letto "La Sonata a Kreutzer" ovvio non ho capito nulla. Ma hi ha marcato. Letteratura Russa!
Non ho neanche potuto portare com me un libro molto speciale , "Le livre de San Michele" di Axel Munthe letto poco prima di andare via. Un libro che mi ha marcato molto, quasi quasi una premonizione...Italia...leggendolo mi sono inamorata dell'Italia e dalla sua bella lingua. Dovevo andarci. Lo sapevo. Quel che non sapevo e che malgrado il mio gran amore per il più bel paese al mondo, avrei un giorno dovuto lasciarlo...e sono rimaste anche tracce mie..non libri, ma quadri.
Mi confondo, si anche libri, pero hanno preso un altro cammino, Olanda insieme a quadri, tanti quadri tanti libri.Non li rivedrò mai più.
Ma prima devo parlare del Brasile, dove siamo arrivati dopo molte avventure sgradevoli...Rio de Janeiro.
Adolescenza. Divorando libri. Scoprendo l'amicizia che un giorno ho dovuto abbandonare...Destino, chi lo sa, ma il Messico era mio prossimo paese. Rio, quanti libri sparsi con amici e famiglia,tutto il Proust e altri che non voglio ricordare. Mi fa male.
Messico, che meraviglia di paese, che intelligente persona Miguel. sapeva tutto della cultura antica e tutto ciò che si poteva sapere di un paese, il suo. Ma senza chauvinismo, un honesto patriota, che non capiva il mio nonvolereaverepatria!!!
Capitolo
chiuso.
Un'altra volta lasciare tutto, libri quadri amici.SI! Lacrime a dirotto..
vado
a trovare il mio primo amoresogno, L'ITAL!A!!!
Famiglia partita per Roma! Li raggiungo felice. Era il 1994. ma qualche eterna incoerenza del famigerato destino et voila che loro vanno via per la Cina dopo quattro anni. Scrivo Vade Retro, una catarsi...

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